VIA LIBERA AL NUOVO PATTO DI STABILITÀ EUROPEO

Semaforo verde, al Parlamento Europeo, per il nuovo Patto di Stabilità che mantiene l’obiettivo primario di riportare i deficit pubblici dei Paesi membri al di sotto della soglia del 3%. Il provvedimento, comunque severo seppur in misura inferiore rispetto a quello pre - Covid, si articola in varie disposizioni, tra cui quella che concede agli Stati 4 anni di tempo per risanare i conti, estendibili a 7 in presenza di misure concrete atte a sostenere la crescita. Il percorso di rientro, peraltro, sarà definito dalla Commissione, con l’obbligo di una diminuzione minima annua dell’1% del debito per le nazioni con un rapporto-debito Pubblico Pil superiore al 90% mentre, per quelle virtuose, che rientreranno nel parametro del 60% e con un deficit entro il 3%, saranno introdotte delle clausole preferenziali per ridurlo ulteriormente all’1,5%. Il Patto, inoltre, contempla anche sanzioni di entità variabile a secondo del livello di deficit. 

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