REGISTRAZIONI AUDIO DI NASCOSTO: IL DIPENDENTE LICENZIATO RISARCITO MA NON REINTEGRATO

La Corte di Cassazione, con l'Ordinanza n. 12393 del 7 maggio 2024, si è pronunciata in merito al licenziamento di un dipendente, reo di aver  registrato le conversazioni intercorse con i colleghi e il dirigente, ad insaputa degli stessi, confermando che il lavoratore abbia diritto alla  tutela indennitaria cd. forte. Tuttavia, considerando che alla data in cui sono state effettate le registrazioni non erano ancora insorte esigenze difensive atte a giustificarle, viene comunque esclusa la reintegra del lavoratore e pertanto il rapporto viene dichiarato risolto

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